Avellino vince ma non convince
Una Avellino in cui la cura De Carlo sembra aver prodotto ancora più confusione la spunta con voglia e cuore contro Livorno che lascia sul campo una partita abbordabile (87-78)

Avellino – Rimini 87-78 (21-23, 22-17, 10-18, 34-20)
Avellino: A. Zerini 5, J. Lewis 14, M. Jurkatamm 3, J. Chandler 13, F. Mussini 18, A. Grande 19, M. Fianco, C. Costi, G. Donati, G. Pini, A. Cicchetti 15, G. Dell' Agnello
Coach: Di Carlo
Rimini: G. Leardini 5, G. Tomassini 12, D. Denegri 17, A. Sankare 4, P. Marini 17, M. Ogden 3, L. Pollone 6, T. Della Chiesa, A. Simioni, G. Camara 14
Coach: Dell’Agnello
Il cambio non si vede
Doveva essere il derby in casa Dell’Agnello a fare i titoli, invece, dopo il cambio in panchina diventa il primo esame per Di Carlo; la prima impressione è che il nuovo coach abbia estremizzato ancora di più l’utilizzo del tiro da 3, mentre provi a supplire con l’aggressività ad una difesa abbastanza approssimativa (8-8). A metà quarto gli irpini sono già in bonus con Lewis a quota 2 falli (lasciato in campo comunque) e due infrazioni di 24” compiute; Chandler continua a giocare in un campo diverso dagli altri, ma Rimini non affonda il colpo (17-17). Una tripla di Jurkatamm illude il pubblico, ma il canestro di Sankare fissa il punteggio sul 23 a 21 per gli ospiti.
Lewis si scuote
Due minuti abbondanti di nulla cestistico in cui però Avellino riesce a commettere 4 falli, prima che Pollone metta la tripla e Denegri approfitti del raggiunto bonus; Piccolo spunto irpino con Zerini e Grande, ma il terzo fallo dello stesso Zerini concede il gioco da 3 punti a Camara (27-32). Cicchetti si sbatte come al solito mentre Chandler si fa notare solo per un airball e il terzo fallo in attacco, ma la partita rimane a portata di mano perché gli ospiti tirano e restituisco il fallo in attacco grazie a Camara; Grande mette la tripla del pareggio e Dell’Agnello padre e costretto a chiedere sospensione (37-37). Al rientro Sankare pasteggia sulla difesa irpina con una sontuosa schiacciata, ma gli altri lunghi ospiti non lo seguono e Lewis piazza un letale 5 a 0 che consente ad Avellino di chiudere il primo tempo in vantaggio (43-40).
Noia e mani fredde
Pronti via e quarto fallo di Zerini che De Carlo decide di lasciare in campo, ma la vera notizia è che dopo 3 minuti gli irpini non sono ancora in bonus; si segna col contagocce e i due sottomano mancati da Lewis sono sanguinosi col punteggio che resta in equilibrio (47-47). Ogden schiaccia il sorpasso mentre Lewis perde palla e si va a sedere in panca con Pini che lascia il pino per la prima volta e commette subito fallo; Chandler trova finalmente due punti in contropiede, ma Pini fa un altro fallo e manda Marini a tirare 2 liberi gratis (51-54). Ancora liberi premio per Sankare e tripla di Pollone, con Grande che risponde da 2; Chandler viene fermato fallosamente e Rimini va in bonus con 20” da giocare e 5 punti di margine dopo uno dei quarti più brutti mai visti al PalaDelMauro (53-58).
Vittoria del cuore
Due canestri di Chandler, il 4° fallo di Ogden e un lay up facile di Mussini in contropiede accendono il pubblico e consigliano Rimini a fermare il gioco; la tripla di Denegri è la risposta che serviva, ma i due coloured irpini piazzano un 4 a 0 prima che Chandler commetta il suo quarto fallo (63-65). Sfondamento con effetti hollywoodiani subito da Chandler che decreta la fine della partita per falli di Ogden, tripla di Grande e abbiamo 4 minuti di supplementare da giocare; capitan Mussini ritrova la tripla, ma Dell’Agnello fa 4° e 5° fallo in un amen (73-72). Cicchetti si prende il proscenio e i lupi avrebbero la palla per il +7 dopo un recupero difensivo, ma la buttano via e Tomassini punisce da 3; Mussini però risponde e rimette Avellino a +5 con 1’20” da giocare (80-75). Sbaglia Denegri e sul rimbalzo ci sono storie tese tra Chandler e Pollone, con l’americano che sigla il + dalla lunetta; altra tripla di Tommassini e siamo già al fallo sistematico con ancora Chandler a mettere 2 liberi (83-78). Rimini si suicida sulla rimessa, Jurkatamm non punisce, ma gli ospiti sbagliano il tiro e Mussini va ad amministrare i liberi con calma glaciale; Marini sbaglia la tripla, Rimini rinuncia al fallo e Mussini mette il sottomano che chiude la partita con la vittoria, necessaria ma non brillante, della squadra di casa (87-78)